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Seconda serata – 75° Festival di Sanremo

Lo Stanga

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Il palco dell‘Ariston brilla come il sorriso di Carlo Conti, gli applausi del pubblico presente suggellano l’ennesima vittoria di sua maestà il Festival di Sanremo della musica e della canzone italiana e da ieri anche dello share televisivo con un bel 65,3% (non male per un format vecchio e per vecchi).

Si parte subito alla grande come da copione con i quattro concorrenti in gara nella sezione “Nuove Proposte”, presentate da Carlo Conti ed Alessandro Cattelan.
Alex Wise e Settembre passano il turno e si sfideranno all’ultima nota, questa sera 13 febbraio 2025.

Una luce bianca, un occhio di bue illumina Damiano David, in smoking bianco e nero, immerso in un film retrò, pronto ad accompagnare tutti in un ricordo,
quello di “Lucio Dalla”, un artista unico ed immenso. Grande esibizione, mozzafiato.
L’orchestra riceve il primo applauso della serata, meritato, strameritato.

Dopo le spiegazioni del 50% dei voti delle Radio e il 50% del televoto, inizia la serata alle 21,26.

La scaletta è precisa e quindi si non sgarra, non c’è tempo. Arriva e si esibisce Rocco Hunt, il suo motivetto starà con noi parecchio!

Scende le scale con un abito vaporoso di piume celesti come i suoi occhi e con un sorriso illuminante, ecco Bianca Balti. Tra una battuta e l’altra sull’arrivo di Cristiano Malgioglio e le sue piume forse, si annuncia la seconda artista un gara.

Elodie. Troppo uguale, troppo cover di se stessa. Il risultato, non è quello sperato.

Arriva eccome il Malgioglio nazionale, con uno strascico rosso lungo quasi 50 metri e un fiocco sulla schiena. Cristiano è emozionato e si vede << Mi batte forte il cuore, è talmente bello. In 50 anni di carriera ho avuto la fortuna di lavorare coi più grandi, forse questo me lo meritavo>>.

Si procede e arriva Lucio Corsi, un pò Renato Zero, un pò Peter Gabriel, con la sua delicatezza, timidezza e con una melodia fresca particolare.
Lui è un papabile vincitore di Sanremo, staremo a vedere, facciamo il tifo per lui da sempre.

Nino Frassica è come un fulmine nel cielo è lo “Yang” del “Malgy”. Un mazzo di fiori secchi e poi subito a dire al pubblico chi è il vincitore del Festival e siccome una battuta tira l’altra, i The Kolors fuori scena dietro alle quinte non riescono a trattenersi dalle risate, rischiando di perdere tutto il trucco ed il parrucco.

Una delle due band presenti quest’anno oltre ai Modà, i The Kolors hanno perso un occasione molto ghiotta, non hanno rischiato e si sono lasciati imprigionare nel loro stile. Un vero peccato!

La serata è sempre in linea con i tempi tecnici che governano una diretta così lunga. Complimenti ai fonici, agli addetti alle luci, al mixaggio e sempre all’Orchestra.

Serena Brancale canta, suona e vuol far ballare. Sinceramente molto, ma molto meglio in stile jazzista, ma è sempre e solo una nostra opinione.

Piccolo, ma grande, grandissimo “Alessandro Gervasi”, il piccolo “Peppino di Capri” nel nuovo sceneggiato in onda su Rai 1 dal 24 marzo, suona il pianoforte ad orecchio, in bilico sullo sgabello e ci riporta nel 1973, così brindando ad un incontro. La platea apprezza, ma anche a casa si sogna ancora.

Viene annunciato Fedez, carico, incavolato e con molta voglia di fare bene.
“Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni forse mento quando ti dico sto meglio”.
Federico ha azzeccato la canzone del Festival, e la sua “Battito” è sempre più piacevole ogni volta che la si ascolta.

Altro annuncio, altro regalo ed arriva anche Francesca Michielin.
Si sapeva che era emozionata e provata e che come Fedez avesse dei sassolini da togliersi dalle scarpe, ed effettivamente le lacrime finali rendono bene il suo stato d’animo attuale.

E domani saranno 40 anni, quarant’anni da The Wild Boys. Fiumi di ragazze aspettavano fuori dal Teatro Ariston, i numeri uno in assoluto, loro: i Duran Duran.
Siamo in attesa e gli aspettiamo con immenso piacere sul palco durante la terza serata del Festival.

Damiano David presenta la sua “Born With a Broken Heart” in stile colonna sonora di un film. Mah! Sinceramente lo preferiamo in italiano, sempre.

Tra una risata e l’altra, tra uno scherzo e l’altro arriva sul palco “Simone Cristicchi” e grazie a lui, anche la prima vera standing ovation, insieme a tante lacrime, ancora ed ancora.
Un viaggio bellissimo mano nella mano con la propria mamma.

BigMama canta e balla al Suzuki Stage prima della seconda discesa del grande “Malgy”. Un vestito che gioca con i colori tra il bianco e nero, con il suo ciuffo e quando è ora di presentare i cantanti si dimentica tutto.

Marcella Bella. La sua canzone non è delle migliori, ma lei si diverte e balla sul palco. Brava Marcella.

Siamo quasi arrivati alla fine e Nino Frassica gioca con i pacchi.

Ne mancano ancora cinque di cantanti e Bresh è nella Tana Del Granchio.
Questa canzone entra in testa, diventerà un tormentone? Vedremo la prossima settimana a che posto sarà in classifica.

Terzo cambio di Bianca Balti e arriva Achille Lauro. “Fammi una carezza amore mio ma che mi faccia male mezza sigaretta e dopo addio per noi incoscienti e giovani”.
E’ cresciuto tanto e la strada è stata lunga, ma Achille è sempre Achille.

Arriva il turno degli interpreti del film Follemente (Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria), simpaticissimi come sempre. Forse uscire di scena cantando tutti insieme sulle note di Bohemian Rhapsody, non è stata la scelta giusta.

Giorgia, come un angelo. “Non so più quante volte ti ho cercato per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna”.
Basta ascoltare la sua voce, null’altro. Favolosa.

Rkomi, canta Il Ritmo delle Cose, ma non arriva nulla, ci dispiace davvero. Troppo banale anche il testo.

Carolina Kostner è un simbolo di sport e passione. Sale sul palco dell’Ariston sulle note di “Cuori di tempo”, una canzone scritta da Red Canzian in onore degli imminenti Giochi. Sempre perfetta nello stile.

Rose Villain è la penultima artista in gara. Fuorilegge è la fine di Click Boom? Un’altra volta si è persa una grande occasione di cambiare strada e trovare forse quella giusta.

Willie Peyote chiude la seconda serata con la sua Grazie ma no grazie. Willie ha classe da vendere e lo dimostrerà entrando e rimanendo in classifica per lungo tempo.

I ringraziamenti prima del verdetto, tra baci, abbracci e fiori a riempire il palco. Le giurie decretano i cinque cantanti più votati.

Giorgia, Simone Cristicchi, Fedez, Achille Lauro e Lucio Corsi.

Si chiude così la seconda serata e felici sul divano aspettiamo la terza, come sempre dalle 20,40 (precisissimi) su Rai 1.

Restate sempre informati su PodRadio e Quotidiano Piemontese.

 

 

 

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Bandiera Gialla – Continueremo a cantarla per te

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Un altro pezzo della storia della musica italiana, quella che abbiamo cantato tutti…ci ha lasciato, oggi 23 Febbraio 2025.

Gianni Pettenati, aveva 79 anni. La sua “Bandiera Gialla” chi non l’ha cantata!
Bandiera Gialla era un adattamento di una canzone inglese The Pied Piper del gruppo pop britannico
Crispian St. Peters.

Gianni Pettenati, la sua carriera

Gianni Pettenati è stato un protagonista indiscusso della storia della musica italiana, che ha segnato con un grande successo, scritto come ha sempre dichiarato lui in pochissimo tempo.

Piacentino di nascita, nato il 29 ottobre 1945, debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria ed entra a far parte del gruppo degli Juniors e nel 1966.

Con gli stessi incide il suo primo 45 giri, una cover di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan che avrà come titolo la traduzione letterale “Come una pietra che rotola”.
Nello stesso anno arriva il grande successo “Bandiera Gialla”, inciso anche da Patty Pravo per la promozione della famosa discoteca Piper Club di Roma.

Sempre con gli Juniors incide il 45 giri, “Il superuomo”, cover di “Sunshine superman” di Donovan, che aveva inciso nel lato B –  “Puoi farmi piangere” cover di “I put a spell on you” di Screamin’ Jay Hawkins incisa con l’arrangiamento della versione di Alan Price e testo italiano di un certo Mogol.

Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al festival di Sanremo con “La tramontana”, cui seguono altri successi come “Caldo caldo”, “Cin cin”, “I tuoi capricci” e collaborazioni artistiche con diversi autori della canzone italiana.

L’attività musicale e di critico

Scrittore di libri sulla storia della musica italiana e critico di livello, ma dimenticato come accade molto spesso dalla nostra cultura.

Nel 2019 gli viene concesso un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, come prevede la legge Bacchelli, per meriti in diversi campi e che versino in stato di particolare necessità.

La scomparsa è avvenuta nella notte e l’annuncio viene dato dalla figlia Maria Laura, che scrive così sui social: “Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l’amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata”.

Caro Gianni, continueremo a cantare “Bandiera Gialla” simbolo di libertà e leggerezza che in questo momento storico ci farebbe tanto bene.

Ciao Gianni.

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Interviste

Intervista a Luca Ward 2025

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INTERVISTA A LUCA WARD

Macachi, dove l’intelligenza e l’ironia mettono a dura prova l’artista!

Un botta e risposta senza esclusione di colpi! Senza respiro sino all’ultima battuta!

Macachi…il programma senza peli sulla lingua!

Macachi il programma più…cool del momento!

Dal nostro inviato speciale “Valter747” conduttore del programma La Mandrakata dal lunedì
al venerdì dalle 10 alle 12.

Valter autore insieme allo Stanga del nuovo format audio-video qui di seguito:

Valter747: Ti senti più un MACACO o più MUSAFA il re leone?

Luca Ward: Mufasa tutta la vita, sono pure del segno del leone!

Valter747: Dopo aver combattuto con il gladio e con Commodo, con chi combatti
tutti i giorni?

Luca Ward: Con chi combatto? Credo che la cosa peggiore con cui combatto, la cosa peggiore è la tecnologia! Dicevano che ci avrebbe risolto la vita e invece ce l’ha rovinata!

Ma mica per niente, siamo diventati tutti bancari perché dobbiamo fare gli home banking, le mail che ti distruggono la vita, mi vuoi fare un dispetto? Mandami una mail! Telefonami, come diceva uno spot, una telefonata allunga la vita!

Valter747: Ti faccio una domanda personale, posso? Ma davvero hai avuto come zio Pelè?

Luca Ward: Non era proprio zio ma è stato il compagno per tanti anni di una zia di mia moglie.

Valter747: Quindi una piccola parentela c’è stata…

Luca Ward: si ma poi si sono lasciati!

Valter747: Quindi meglio Pelè o Maradona?

Luca Ward: Bè bella domanda, sono due mostri sacri del calcio credo irripetibili, però non saprei chi scegliere… no non scelgo!

Valter747: Totti o Del Piero?

Luca Ward: nooo e come fai a scegliere Totti o Del Piero! Totti è Roma…

Valter747: Quando eri bambino qual’era il tuo soprannome?

Luca Ward: Pongo! Perchè mi facevo sempre male e c’era un mio amico che mi faceva i massaggi e sembrava muovesse il pongo.

Valter747: Qual è la cosa che fai che sarebbe imbarazzante se tutti lo scoprissero?

Luca Ward: Imbarazzante…

Valter747: Non so magari giri nudo per casa…

Luca Ward: No mai!

Valter747: Metti le dita nel naso…

Luca Ward: No le caccole mi hanno sempre fatto schifo, pensa non mi soffio il naso per non guardare nel fazzoletto…

Valter747: Qual’è stato il momento più imbarazzante della tua vita? A parte aver fatto Amanda Lear a Tale e Quale?

Luca Ward: noooo…quello non è stato imbarazzante anzi mi sono divertito un sacco grazie a Carlo Conti che mi ha dato il là…momento imbarazzante? Mah, io sono un inguaribile bugiardo e il primo momento imbarazzante è stato con mia moglie Giada che alla prima bugia che le ho detto mi ha tanato subito…non mi avevano mai tanato e invece lei si!

Valter747: Qual è la tua più grande paura irrazionale?

Luca Ward: la mia più grande paura che se vuoi è razionale, non poter riuscire a
vedere i miei figli con le tempie grigie, mi piacerebbe tanto., anche perché per
come va il mondo oggi, in quali mani li lasciamo i nostri figli che sono la cosa più preziosa che abbiamo?

Valter747: Cosa cambieresti del tuo fisico, se qualcosa cambieresti?

Luca Ward: del mio fisico? Io volevo essere biondo con gli occhi azzurri. Mi sono sempre visto brutto.
Pensa, smisi di fare cinema a 24 anni perché quando mi vidi nel film “Chewingum”
dissi “ammazza quanto sei brutto, non puoi fare il cinema!” e ho smesso.

Valter747: Vabbè nemmeno Al Pacino era bello..

Luca Ward: Lo so però magari lui si vedeva bello, molto dipende da noi, io mi vedevo brutto.
Pensa adesso che rivedo le foto di quando avevo 25/30 anni dico ammazza che
bel ragazzo quindi evidentemente era una mia fissa sbagliata.

Valter747: Se avessi un pappagallo domestico, cosa gli insegneresti a dire?
Forza Juve, Portobello o che altro?

Luca Ward: no gli farei fare 007, il mio nome è Bond, James Bond.

Valter747: Se potessi essere un personaggio dei cartoni animati, chi saresti e perchè?

Luca Ward: Gatto Silvestro perché è fantastico, l’ho adorato e lo adoro perché
è un casino, porello pure un po’ sfigato anche se ha delle idee geniali per catturare il canarino…che poi non si è mai capito se è un canarino o una canarina.
Lui è Archimede pitagorico, si inventa delle cose però gli va sempre male.

Valter747: Se potessi preparare il panino perfetto, cosa ci metteresti dentro?

Luca Ward: la mortadella classico di Roma.

Valter747: Quali canzoni pensi suoneranno alla radio tra 30 anni?

Luca Ward: sono sicuro le canzoni degli anni ‘70-’80-’90

Valter747: quindi Baglioni o Battisti?

Luca Ward: tutti e due

Valter747: Musica Italiana o musica Internazionale?

Luca Ward: mista

Valter747: Beatles o Rolling Stones?

Luca Ward: Rolling Stones… sono più rockettaro, Pink Floyd, Genesis…

Valter747: Duran Duran o Spandau Ballet?

Luca Ward: Spandau perché mi ricordano dei momenti particolari.

Valter747: Quale canzone canti sotto la doccia?

Luca Ward: non canto sotto la doccia, non so cantare benissimo.

Valter747: Però hai fatto Tale e quale show, i musical come Mamma Mia, ecc..

Luca Ward: si vero, ma sotto la doccia non canto, perché la faccio in un minuto, non voglio consumare l’acqua e il gas e l’ho dimostrato anche ai miei figli che stanno ore sotto la doccia.

Valter747: Qual è l’ultima foto che hai fatto dal tuo smartphone?

Luca Ward: al mio gatto Lillo che si era messo in una posizione bellissima sembrava una sfinge

Valter747: Qual è l’oggetto senza il quale non puoi vivere?

Luca Ward: le chiavi della macchina, senza macchina sono morto!

Valter747: Qual è la tua battuta preferita di un film? Uno qualunque anche non doppiato da te.

Luca Ward: “Sei solo chiacchiere e distintivo” fantastico, detta da Ferruccio Amendola tra l’altro.

Valter747: Chi avresti voluto doppiare che non hai mai doppiato?

Luca Ward: Sono stato fortunato ne ho doppiati tanti, talmente tanti che alcuni li ho dovuti cedere.

Valter747: Se tornassi indietro con la macchina del tempo rifaresti il doppiatore o il pilota di aerei, che so avresti voluto farlo?

Luca Ward: il pilota di aerei, tanto con la voce ci lavorerei uguale per fare l’annuncio “signori e signori, benvenuti a bordo è il comandante Luca Ward che vi parla”

Valter747: e vabbè detta così!

Valter747: In Matrix il protagonista sceglieva tra pillola rossa e pillola blu… tu quale sceglieresti ora? Anche vista la nostra età…

Luca Ward: la blu ancora no… scelgo la rossa!

Valter747: Tu sei una persona molto ordinata ma quindi sei una persona che quando si spoglia piega tutto con cura o nel momento di passione butta tutto per terra?

Luca Ward: no no, non butto niente per terra, ho l’omino di legno e metto tutto li sopra a meno che sono cose da lavare e le metto nella cesta dei panni sporchi.

Valter747: ti piace cucinare?

Luca Ward: moltissimo e sono anche forte

Valter747: Amatriciana o carbonara?

Luca Ward: Carbonara tutta la vita! Anche se ora sto a dieta e non posso mangiarla

Valter747: hai una ricetta per gli ascoltatori di PodRadio?

Luca Ward: la ricetta fantastica e che vince è quella che mi hanno insegnato i pescatori in Sicilia, semplicissima, capperi possibilmente di Favignana e olive di Itri snocciolate. Si mette un po’ di olio nella padella, si soffriggono i capperi circa 3 minuti, si aggiungono le olive per altri 3 minuti e poi si mette il pomodoro e si cucina per un’ora a fuoco lento…basta! Il sale non mettetelo perché i capperi sono già salati.

Valter747: Ti senti di più nella vita di tutti i giorni gladiatore o grigliatore?

Luca Ward: visto che cucino quasi tutte le sere, un grigliatore. Devo aiuta mia moglie, non può fare tutto da sola. Mi piace cucinare.

Valter747: il tuo libro “Il talento di essere nessuno” è diventato uno spettacolo teatrale intitolato “Il talento di essere tutti o nessuno”, perché?

Luca Ward: lo abbiamo modificato apposta, il libro che ho scritto è dedicato a tutti quei giovani a cui spesso viene detto “non ce la farai mai” e li senti sfiduciati e in grande difficoltà.

Io ero il signor nessuno, ho perso mio padre a 13 anni, mia mamma non lavorava, è stata un’ecatombe, mi sono arrivati addosso i tir carichi ma non mi sono mai arreso, mai.

Ho detto devo andare avanti con testardaggine, forza e molto coraggio.

Oggi i giovani ne devono avere più di noi purtroppo perché ieri c’erano delle fette
in cui si riusciva ad entrare oggi è un pochino più difficile.

Valter747: è lì che è nato il tuo mantra…

Luca Ward: e sti ca**i!

Valter747: un saluto agli ascoltatori di PodRadio

Luca Ward: PodRadio ricordatevi sempre che ciò che fate in vita riecheggia nell’eternità ed è vero eh!

Luca Ward: e sti ca**i!

Valter747: Grazie Luca

Luca Ward: Grazie a te Valter.

Autore Intervista: Valter Pigliucci per PodRadio e Quotidiano Piemontese

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La puntata del 17 febbraio 2025 dello Speciale Sanremo della Madrakata con LoStanga e Valter747

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La puntata del 17 febbraio 2025 dello Speciale Sanremo della Madrakata con LoStanga e Valter747

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