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Terza serata – 75° Festival di Sanremo

Lo Stanga

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E anche la terza serata del 75° Festival di Sanremo si è conclusa.

Si parte alla grande, alla grandissima con Edoardo Bennato <<Sono Solo Canzonette>> che riporta tutti nel 1980 quando i dischi e le musicassette erano parte integrante di una casa, della propria automobile, del proprio ufficio. Lui coinvolge, avvolge subito il palco del Teatro Ariston e s’inizia a ballare e cantare.

A turno una bellissima e sorridente Miriam Leone, Elettra Lamborghini in bianco per dar lustro all’abbronzatura di Carlo Conti e l’ironica e spumeggiante Katia Follesa, iniziano a presentare i cantanti in gara.

Clara è la prima ed il risultato non cambia dall’esibizione precedente, purtroppo la scrittura di molti brani in questa edizione del Festival ha la stessa mano e si vede, ma soprattutto si sente.

Brunori Sas è il cantautore che ti porta in un’altra dimensione, in un altro tempo, ti tiene per mano e ti accarezza piano piano. Bravo e sempre perfetto nell’ascolto.

Sarah Toscano, è la più giovane, molto determinata, canta bene ed ha la voce anche se la canzone è annalisiana. Sembrano clonate, anche nei movimenti sul palco. Tristezza assoluta.

Carlo Conti grande conduttore, non ne sbaglia una. Chiama il nuovo “Pippo Baudo” sul palco. Samuele Parodi, un undicenne vivace e tuttologo di Sanremo.
Conduce presentando Massimo Ranieri ed è perfetto nei tempi, nelle pause: Stupendo.

Massimo Ranieri, non ha bisogno di dimostrare nulla. La sua carriera parla per lui. Certo di “Perdere l’amore” se ne scrivono una ogni 100 anni.

Joan Thiele in stile western, forse tra le cantanti in gara è quella che ha osato un pò di più. Le classifiche in uscita oggi saranno i veri giudici. Brava.

Arriva Dario D’Ambrosi, attore, regista e fondatore della compagnia amici del “Teatro Patologico”. I veri vincitori del Festival e non solo.
La musica è il potere dell’anima, la musica gira intorno a tutto e tutti sempre. LA VITA E’ MUSICA.
GRAZIE siete ossigeno in un mondo che corre troppo. www.teatropatologico.com

Siamo alla sesta canzone e con un feat molto particolare Shablo che è l’artista alla consolle, fa cantare Guè, Joshua e Tormento, ma abbiamo scoperto leggendo attentamente il regolamento del Festival che è possibile scrivere e non cantare, ma far cantare qualcun altro e partecipare alla manifestazione. Il sound arriva.

Si esce all’ingresso ed è il momento di conoscere i protagonisti di “Mare Fuori” e con piacere si arriva sul palco del Suzuki Stage per ascoltare “Ermal Meta” con la sua bellissima <<Vietato Morire>>.

Noemi e Olly si susseguono tra il cambio d’abito di Miriam Leone, e Olly conquista punti con la sua <<Balorda Nostalgia>>.

Il momento tanto atteso, almeno per noi della GenX arriva con i mitici Duran Duran, dopo quarant’anni di nuovo sul palco dell’Ariston.
Iniziano con “Invisible”, “Notorious” e “Ordinary world” e con Victoria De Angelis dei Maneskin cantano “Psycho killer” e “Girls, si chiude naturalmente con “The Wild Boys”, canzone iconica di un periodo meraviglioso e spensierato, ma che ancora riesce a smuovere anche la platea del Festival di Sanremo.

Katia Follesa vuole sposare Simon Le Bon, ed è capace di baciarlo sul palco, tra le risate e gli applausi del pubblico.

Coma_Cose cantano un motivetto che ormai è entrato nelle macchine e nelle docce di tutti gli italiani e visto che oggi è San Valentino <<Cuoricini>> è la colonna perfetta.

Al Teatro Ariston si canta “Si può dare di più”, canzone che vinse nel 1987, tutti sono contagiati da questo successo indimenticabile.

Katia Follesa si cambia entra ed annuncia i Modà, ma nulla quest’anno non arrivano, almeno per ora, vedremo con le cover.

Arriva anche Tony Effe con “Damme ‘na mano”, ma provare a copiare Franco Califano, non è cosa.

Qualche battuta tra Carlo Conti, Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa e si arriva alla consegna del premio alla carriera per Iva Zanicchi che canta “Non pensare a me”,  “Ciao cara come stai” e “Zingara”.
La voce non ha età, anzi Iva è più in forma che mai.

Elettra Lamborghini fa il suo terzo ingresso e sul palco si materializza Irama con la sua “Lentamente” in piena ascesa in classifica.

Carlo Conti si collega con l’Amerigo Vespucci, oggi ormeggiata ad Alessandria d’Egitto.
“Siamo arrivati qui dopo aver attraversato l’Oceano Atlantico, il Pacifico, l’Indiano, il Mar Mediterraneo, percorrendo 46mila miglia, oltre due volte il giro dell’Equatore: è stato un percorso bellissimo, con momenti intensi ma indimenticabili, lo porteremo sempre nel cuore”, dice il comandante Giuseppe Lai.

L’Amerigo Vespucci  “orgoglio italiano nel mondo’ e qui siamo tutti d’accordo.

Katia Follesa rientra alle 23,59 e manca ancora un pò alla fine della terza puntata, ma si resiste sul divano davanti alla televisione, siamo dei temerari!

Francesco Gabbani entra, canta ed incanta. Francesco Gabbani sarà nei cinque più votati a fine serata e  la sua “Viva la vita” è un inno tutto da ascoltare.

Terzo ingresso di Miriam Leone per presentare l’ultima cantante in gara.

Gaia,  “Chiamo io chiami tu” è la 14° cantante nella sezione Big e chiude la terza serata sanremese.

La Deficienza Artificiale si scontra con Miriam, Elettra e Katia, decretando il profilo dell’uomo ideale è quello di Carlo Conti.

Chi vincerà tra Settembre e Alex Wise nella categoria Nuove Proposte? Stiamo per vivere questo ennesimo scontro vocale.
Dopo aver sentito “Vertebre” e “Rockstar”, vince Settembre.

Siamo alla fine e si arriva alla classifica randomizzata dei 5 Big della serata e le tre co-conduttrici. stanche si presentano in piagiama, già pronte per andare a letto.

I più votati sono: Brunori Sas, Irama, Olly, Coma_Cose e Francesco Gabbani.

Collegamento al DopoFestival…Buona notte a tutti!

Aspettando la serata dei duetti e delle cover.

www.podradio.live dalle 10 alle 12 con la Mandrakata – “Speciale Sanremo” .

 

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Bandiera Gialla – Continueremo a cantarla per te

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Un altro pezzo della storia della musica italiana, quella che abbiamo cantato tutti…ci ha lasciato, oggi 23 Febbraio 2025.

Gianni Pettenati, aveva 79 anni. La sua “Bandiera Gialla” chi non l’ha cantata!
Bandiera Gialla era un adattamento di una canzone inglese The Pied Piper del gruppo pop britannico
Crispian St. Peters.

Gianni Pettenati, la sua carriera

Gianni Pettenati è stato un protagonista indiscusso della storia della musica italiana, che ha segnato con un grande successo, scritto come ha sempre dichiarato lui in pochissimo tempo.

Piacentino di nascita, nato il 29 ottobre 1945, debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria ed entra a far parte del gruppo degli Juniors e nel 1966.

Con gli stessi incide il suo primo 45 giri, una cover di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan che avrà come titolo la traduzione letterale “Come una pietra che rotola”.
Nello stesso anno arriva il grande successo “Bandiera Gialla”, inciso anche da Patty Pravo per la promozione della famosa discoteca Piper Club di Roma.

Sempre con gli Juniors incide il 45 giri, “Il superuomo”, cover di “Sunshine superman” di Donovan, che aveva inciso nel lato B –  “Puoi farmi piangere” cover di “I put a spell on you” di Screamin’ Jay Hawkins incisa con l’arrangiamento della versione di Alan Price e testo italiano di un certo Mogol.

Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al festival di Sanremo con “La tramontana”, cui seguono altri successi come “Caldo caldo”, “Cin cin”, “I tuoi capricci” e collaborazioni artistiche con diversi autori della canzone italiana.

L’attività musicale e di critico

Scrittore di libri sulla storia della musica italiana e critico di livello, ma dimenticato come accade molto spesso dalla nostra cultura.

Nel 2019 gli viene concesso un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, come prevede la legge Bacchelli, per meriti in diversi campi e che versino in stato di particolare necessità.

La scomparsa è avvenuta nella notte e l’annuncio viene dato dalla figlia Maria Laura, che scrive così sui social: “Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l’amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata”.

Caro Gianni, continueremo a cantare “Bandiera Gialla” simbolo di libertà e leggerezza che in questo momento storico ci farebbe tanto bene.

Ciao Gianni.

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Interviste

Intervista a Luca Ward 2025

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INTERVISTA A LUCA WARD

Macachi, dove l’intelligenza e l’ironia mettono a dura prova l’artista!

Un botta e risposta senza esclusione di colpi! Senza respiro sino all’ultima battuta!

Macachi…il programma senza peli sulla lingua!

Macachi il programma più…cool del momento!

Dal nostro inviato speciale “Valter747” conduttore del programma La Mandrakata dal lunedì
al venerdì dalle 10 alle 12.

Valter autore insieme allo Stanga del nuovo format audio-video qui di seguito:

Valter747: Ti senti più un MACACO o più MUSAFA il re leone?

Luca Ward: Mufasa tutta la vita, sono pure del segno del leone!

Valter747: Dopo aver combattuto con il gladio e con Commodo, con chi combatti
tutti i giorni?

Luca Ward: Con chi combatto? Credo che la cosa peggiore con cui combatto, la cosa peggiore è la tecnologia! Dicevano che ci avrebbe risolto la vita e invece ce l’ha rovinata!

Ma mica per niente, siamo diventati tutti bancari perché dobbiamo fare gli home banking, le mail che ti distruggono la vita, mi vuoi fare un dispetto? Mandami una mail! Telefonami, come diceva uno spot, una telefonata allunga la vita!

Valter747: Ti faccio una domanda personale, posso? Ma davvero hai avuto come zio Pelè?

Luca Ward: Non era proprio zio ma è stato il compagno per tanti anni di una zia di mia moglie.

Valter747: Quindi una piccola parentela c’è stata…

Luca Ward: si ma poi si sono lasciati!

Valter747: Quindi meglio Pelè o Maradona?

Luca Ward: Bè bella domanda, sono due mostri sacri del calcio credo irripetibili, però non saprei chi scegliere… no non scelgo!

Valter747: Totti o Del Piero?

Luca Ward: nooo e come fai a scegliere Totti o Del Piero! Totti è Roma…

Valter747: Quando eri bambino qual’era il tuo soprannome?

Luca Ward: Pongo! Perchè mi facevo sempre male e c’era un mio amico che mi faceva i massaggi e sembrava muovesse il pongo.

Valter747: Qual è la cosa che fai che sarebbe imbarazzante se tutti lo scoprissero?

Luca Ward: Imbarazzante…

Valter747: Non so magari giri nudo per casa…

Luca Ward: No mai!

Valter747: Metti le dita nel naso…

Luca Ward: No le caccole mi hanno sempre fatto schifo, pensa non mi soffio il naso per non guardare nel fazzoletto…

Valter747: Qual’è stato il momento più imbarazzante della tua vita? A parte aver fatto Amanda Lear a Tale e Quale?

Luca Ward: noooo…quello non è stato imbarazzante anzi mi sono divertito un sacco grazie a Carlo Conti che mi ha dato il là…momento imbarazzante? Mah, io sono un inguaribile bugiardo e il primo momento imbarazzante è stato con mia moglie Giada che alla prima bugia che le ho detto mi ha tanato subito…non mi avevano mai tanato e invece lei si!

Valter747: Qual è la tua più grande paura irrazionale?

Luca Ward: la mia più grande paura che se vuoi è razionale, non poter riuscire a
vedere i miei figli con le tempie grigie, mi piacerebbe tanto., anche perché per
come va il mondo oggi, in quali mani li lasciamo i nostri figli che sono la cosa più preziosa che abbiamo?

Valter747: Cosa cambieresti del tuo fisico, se qualcosa cambieresti?

Luca Ward: del mio fisico? Io volevo essere biondo con gli occhi azzurri. Mi sono sempre visto brutto.
Pensa, smisi di fare cinema a 24 anni perché quando mi vidi nel film “Chewingum”
dissi “ammazza quanto sei brutto, non puoi fare il cinema!” e ho smesso.

Valter747: Vabbè nemmeno Al Pacino era bello..

Luca Ward: Lo so però magari lui si vedeva bello, molto dipende da noi, io mi vedevo brutto.
Pensa adesso che rivedo le foto di quando avevo 25/30 anni dico ammazza che
bel ragazzo quindi evidentemente era una mia fissa sbagliata.

Valter747: Se avessi un pappagallo domestico, cosa gli insegneresti a dire?
Forza Juve, Portobello o che altro?

Luca Ward: no gli farei fare 007, il mio nome è Bond, James Bond.

Valter747: Se potessi essere un personaggio dei cartoni animati, chi saresti e perchè?

Luca Ward: Gatto Silvestro perché è fantastico, l’ho adorato e lo adoro perché
è un casino, porello pure un po’ sfigato anche se ha delle idee geniali per catturare il canarino…che poi non si è mai capito se è un canarino o una canarina.
Lui è Archimede pitagorico, si inventa delle cose però gli va sempre male.

Valter747: Se potessi preparare il panino perfetto, cosa ci metteresti dentro?

Luca Ward: la mortadella classico di Roma.

Valter747: Quali canzoni pensi suoneranno alla radio tra 30 anni?

Luca Ward: sono sicuro le canzoni degli anni ‘70-’80-’90

Valter747: quindi Baglioni o Battisti?

Luca Ward: tutti e due

Valter747: Musica Italiana o musica Internazionale?

Luca Ward: mista

Valter747: Beatles o Rolling Stones?

Luca Ward: Rolling Stones… sono più rockettaro, Pink Floyd, Genesis…

Valter747: Duran Duran o Spandau Ballet?

Luca Ward: Spandau perché mi ricordano dei momenti particolari.

Valter747: Quale canzone canti sotto la doccia?

Luca Ward: non canto sotto la doccia, non so cantare benissimo.

Valter747: Però hai fatto Tale e quale show, i musical come Mamma Mia, ecc..

Luca Ward: si vero, ma sotto la doccia non canto, perché la faccio in un minuto, non voglio consumare l’acqua e il gas e l’ho dimostrato anche ai miei figli che stanno ore sotto la doccia.

Valter747: Qual è l’ultima foto che hai fatto dal tuo smartphone?

Luca Ward: al mio gatto Lillo che si era messo in una posizione bellissima sembrava una sfinge

Valter747: Qual è l’oggetto senza il quale non puoi vivere?

Luca Ward: le chiavi della macchina, senza macchina sono morto!

Valter747: Qual è la tua battuta preferita di un film? Uno qualunque anche non doppiato da te.

Luca Ward: “Sei solo chiacchiere e distintivo” fantastico, detta da Ferruccio Amendola tra l’altro.

Valter747: Chi avresti voluto doppiare che non hai mai doppiato?

Luca Ward: Sono stato fortunato ne ho doppiati tanti, talmente tanti che alcuni li ho dovuti cedere.

Valter747: Se tornassi indietro con la macchina del tempo rifaresti il doppiatore o il pilota di aerei, che so avresti voluto farlo?

Luca Ward: il pilota di aerei, tanto con la voce ci lavorerei uguale per fare l’annuncio “signori e signori, benvenuti a bordo è il comandante Luca Ward che vi parla”

Valter747: e vabbè detta così!

Valter747: In Matrix il protagonista sceglieva tra pillola rossa e pillola blu… tu quale sceglieresti ora? Anche vista la nostra età…

Luca Ward: la blu ancora no… scelgo la rossa!

Valter747: Tu sei una persona molto ordinata ma quindi sei una persona che quando si spoglia piega tutto con cura o nel momento di passione butta tutto per terra?

Luca Ward: no no, non butto niente per terra, ho l’omino di legno e metto tutto li sopra a meno che sono cose da lavare e le metto nella cesta dei panni sporchi.

Valter747: ti piace cucinare?

Luca Ward: moltissimo e sono anche forte

Valter747: Amatriciana o carbonara?

Luca Ward: Carbonara tutta la vita! Anche se ora sto a dieta e non posso mangiarla

Valter747: hai una ricetta per gli ascoltatori di PodRadio?

Luca Ward: la ricetta fantastica e che vince è quella che mi hanno insegnato i pescatori in Sicilia, semplicissima, capperi possibilmente di Favignana e olive di Itri snocciolate. Si mette un po’ di olio nella padella, si soffriggono i capperi circa 3 minuti, si aggiungono le olive per altri 3 minuti e poi si mette il pomodoro e si cucina per un’ora a fuoco lento…basta! Il sale non mettetelo perché i capperi sono già salati.

Valter747: Ti senti di più nella vita di tutti i giorni gladiatore o grigliatore?

Luca Ward: visto che cucino quasi tutte le sere, un grigliatore. Devo aiuta mia moglie, non può fare tutto da sola. Mi piace cucinare.

Valter747: il tuo libro “Il talento di essere nessuno” è diventato uno spettacolo teatrale intitolato “Il talento di essere tutti o nessuno”, perché?

Luca Ward: lo abbiamo modificato apposta, il libro che ho scritto è dedicato a tutti quei giovani a cui spesso viene detto “non ce la farai mai” e li senti sfiduciati e in grande difficoltà.

Io ero il signor nessuno, ho perso mio padre a 13 anni, mia mamma non lavorava, è stata un’ecatombe, mi sono arrivati addosso i tir carichi ma non mi sono mai arreso, mai.

Ho detto devo andare avanti con testardaggine, forza e molto coraggio.

Oggi i giovani ne devono avere più di noi purtroppo perché ieri c’erano delle fette
in cui si riusciva ad entrare oggi è un pochino più difficile.

Valter747: è lì che è nato il tuo mantra…

Luca Ward: e sti ca**i!

Valter747: un saluto agli ascoltatori di PodRadio

Luca Ward: PodRadio ricordatevi sempre che ciò che fate in vita riecheggia nell’eternità ed è vero eh!

Luca Ward: e sti ca**i!

Valter747: Grazie Luca

Luca Ward: Grazie a te Valter.

Autore Intervista: Valter Pigliucci per PodRadio e Quotidiano Piemontese

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La puntata del 17 febbraio 2025 dello Speciale Sanremo della Madrakata con LoStanga e Valter747

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La puntata del 17 febbraio 2025 dello Speciale Sanremo della Madrakata con LoStanga e Valter747

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